Arianna Terreno è nata nel 1999 in provincia di Torino e attualmente vive a Bologna. È una danzatrice contemporanea e si è formata in modo eterogeneo, andando sempre alla ricerca delle realtà professionali più stimolanti in cui poter crescere. Tra le esperienze più significative, ha partecipato a progetti di Simona Bucci, della Compagnia Iuvenis Danza, di Ramificazioni Festival, di Monica Baroni, di Valerio Longo e di Simona Bertozzi, lavorando per quest’ultima anche in organizzazione.
Ha preso parte al percorso internazionale della NOD di Torino, studiando con coreografi e artisti tra cui: Sita Ostheimer, Bruno Guillore, David Raymond, Spenser Theberge, Pau Aran Gimeno, Veli Peltokallio, Inaki Azpillaga. Ha frequentato il ModemPro, programma intensivo sul linguaggio di Roberto Zappalà, andando in scena con lo spettacolo Muddica a Scenario Pubblico (Catania). Curiosa e intraprendente, ha aperto i suoi orizzonti anche verso lavori più teatrali, prendendo anche parte alla produzione Passi perduti e ritrovati del Teatro Potlatch in collaborazione con Tiziano di Muzio e Stefano Geraci, presentata al F.L.I.P.T.
Attualmente collabora come danzatrice per alcuni progetti principalmente a Bologna e fa parte della compagnia RAME Dance Phylum di Francesco Mangiapane (Prato). Parallelamente alla danza, è laureata in Lettere Moderne presso l’Università di Bologna e sta frequentando la magistrale in Scienze Linguistiche. È affascinata dal linguaggio in tutte le sue forme e le interessa combinare gli studi teorici con il lavoro sul corpo.
La danza è per lei uno strumento per rapportarsi al mondo e percepire, oltre che un’esigenza corporea ed emozionale ormai irrinunciabile.