Il Progetto
Ha ancora senso il teatro oggi? E’ possibile continuare a creare? E’ possibile creare un’ Eutopia?
Beyond Borders è un progetto E- Utopico, di condivisione artistica, che si propone di costruire una comunità internazionale capace di interrogarsi sulla funzione del teatro e dell’arte ai giorni nostri e di attuare una rivoluzione lenta e progressiva in noi stessi, nel panorama teatrale, nell’arte e nella società a livello mondiale.
Il fine è quello di superare ogni tipo di confine, vecchi e nuovi limiti, emersi dopo la pandemia, con la conseguente crisi economico-sociale e i nuovi sconvolgimenti politici a livello globale, che stanno portando sempre più alla costruzione di muri invalicabili, reali e virtuali, interpersonali, sociali, geografici e culturali.
L’approccio utilizzato nel progetto è “Globale” e “Glocale” al tempo stesso, si basa cioè su un continuo confronto dialettico con pensatori, critici e filosofi da ogni parte del mondo, in grado di sviscerare tematiche socio-politiche e culturali d’interesse generale, partendo dalle specificità dei diversi Paesi attraversati.
Un approccio che consente alla comunità internazionale e multiculturale di artisti e operatori coinvolti, di creare un reale e proficuo scambio di pratiche e metodologie operative e progettuali per innovare lo spettacolo dal vivo e la sua diffusione a livello internazionale.
Beyond Borders è ideato e diretto dalla compagnia Instabili Vaganti
Il progetto nasce durante il Lockdown, come reazione al periodo di crisi causato dalla pandemia, che ha spinto i fondatori della compagnia a produrre un cambiamento, di prospettiva, di metodologia, di linguaggio, per mantenere attivo il dialogo interculturale con artisti da ogni parte del mondo. Un percorso di condivisione che ha permesso di trasformare un limite in un’opportunità attraverso l’utilizzo dei nuovi media e delle piattaforme digitali.
Beyond Borders si propone di sperimentare processi di creazione e contaminazione artistica innovativi basati sul continuo confronto fra tradizione e innovazione, valorizzando tecniche e saperi secolari provenienti da differenti culture, attualizzandole e facendole penetrare in modo dirompente in questa nuova era digitale
Beyond Borders è un progetto che integra il digitale allo spettacolo dal vivo
Il progetto mira alla costruzione di una rete di operatori, artisti e pensatori da ogni parte del mondo
Boarding Pass Plus
Dal 2021 grazie al supporto del Ministero Italiano della Cultura, attraverso il bando Boarding Pass Plus, il progetto si è esteso ad una prestigiosa rete di partner nazionali e internazionali al fine di intraprendere percorsi di internazionalizzazione delle carriere degli artisti e operatori coinvolti e di intraprendere percorsi di co-creazione e co-produzione con partner di differenti Paesi.
Edizioni precedenti
2021/22
Superare i confini
Il progetto ha previsto due fasi di lavoro: una in presenza, incentrata sullo scambio interculturale e la creazione artistica, e una a distanza, che ha affiancato l’intero percorso con finalità formative e promozionali. A entrambe le fasi hanno partecipato artisti e performer di diverse discipline.
La prima fase di lavoro ha rappresentato il cuore del progetto, il momento fondamentale, dell’incontro, del confronto e della condivisione artistica. Ha previsto periodi di ricerca e residenza artistica all’estero e periodi di restituzione in Italia, in cui professionisti italiani e stranieri hanno potuto condividere saperi, tecniche e metodologie di lavoro e intraprendere percorsi di co-creazione capaci di sviluppare progetti condivisi di co-produzione.
La seconda fase di lavoro “a distanza” ha previsto invece una serie di meeting on-line, attraverso un Forum Globale, e la realizzazione di web video performance. Queste attività sono state pensate per attuare una strategia di comunicazione innovativa ma anche come importanti momenti formativi e di confronto, tra artisti, operatori e pensatori da ogni parte del mondo.
Durante tutte le tappe di lavoro il concetto di confine è stato declinato in vari modi esplorando problematiche e istanze politiche della nostra era globale, aprendo un confronto interculturale su alcune tematiche politico sociali interconnesse e contrapposte tra loro: confinamenti e nuove rotte migratorie, limitazione delle libertà personali e rivoluzione sociale, esodo di massa dalle megalopoli e ritorno alla natura.
Particolare attenzione è stata data al rapporto tra arti performative e comunità, processi creativi e sostenibilità, cultura e paesaggio, azione teatrale e azione politica, grazie alle specificità dei partner coinvolti.
Il processo creativo è stato svolto a stretto contatto con i luoghi ospitanti, in sinergia con le diverse culture e gli spazi naturali, che rappresentano un patrimonio da salvaguardare nonché una fonte inesauribile di ispirazione per gli artisti: luoghi periferici, di confine, immersi nella natura, piccoli centri ricchi di cultura in cui è possibile lavorare con un criterio di prossimità con le comunità locali. Luoghi talvolta poco accessibili in cui si sono instaurati nuovi processi di co creazione, accedendo ad un patrimonio artistico e culturale ancora poco presente o del tutto sconosciuto nei circuiti europei: dalle arti performative della regione tribale del Nagaland, ai canti di tradizione orale del Senegal, dalle danze classiche indiane alla musica folk contemporanea.
Partner
Grazie al supporto del Ministero Italiano della cultura, dal 2021, il progetto Beyond Borders si estende ad una prestigiosa rete di partner nazionali e internazionali, che comprende, in Italia, un raggruppamento di soggetti del panorama teatrale contemporaneo che vede capofila Instabili Vaganti insieme ad ATER Fondazione, L’Arboreto Teatro Dimora e La MaMa Umbria International, e all’estero, importanti Festival e istituzioni culturali come: La MaMa ETC di New York, il Festival Cross Currents di Washington DC – USA, i Festival FINTDANZ e FITICH – Cile, il Festival Folk Canarias – Spagna, Ahum Trust, TAFMA e Festival Hornbill – India, Studio Ramli Hassan – Malesia, Centre Culturel Regional de Dakar Blaise Senghor, KËR Théâtre – Senegal, Centre national des arts dramatiques et scéniques du Kef – Tunisia
Residenze artistiche
L’edizione 2021/22 ha previsto 8 tappe di scambio, ricerca, creazione e produzione in 5 paesi: Cile, USA, India, Senegal, Tunisia e 3 tappe in Italia sui territori in cui operano le realtà del raggruppamento: Caselecchio (BO), Mondaino (RN), Bologna.
Forum on line
Il Forum on-line rappresenta un momento di riflessione e di confronto interculturale, un luogo virtuale capace di generare una “memoria globale condivisa” in grado di fotografare il delicato periodo storico che abbiamo attraversato e stiamo ancora attraversando. Uno spazio virtuale in cui è stato possibile continuare ad alimentare il pensiero e ragionare sulla funzione del teatro e dell’arte ai giorni nostri. Uno spazio d’incontro che ha costruito una comunità internazionale e multiculturale in grado di generare un mutuo supporto tra operatori, pensatori e artisti, anche a distanza. Il Forum ha previsto una serie di incontri on line con ospiti internazionali – partner del progetto, performer, pensatori, critici, professori universitari, artisti – al fine di condividere e sviscerare alcune tematiche che riguardano la nostra nuova era post-pandemica.
2020
Il teatro come finestra sul mondo
Il primo nucleo tematico che ha alimentato il progetto si basa su una serie di domande emerse durante il periodo di isolamento, generato dal lungo periodo di Lockdown, in cui ognuno di noi ha visto svelarsi la condizione di fragilità nella quale l’ artista, ma anche l’essere umano, si trova. Domande che tuttora appaiono pregnanti:
Di che cosa realmente abbiamo bisogno? Di che cosa avvertiamo L’Assenza? Qual’è il suono dell’Assenza ?
I differenti artisti e pensatori coinvolti nel progetto hanno risposto a tali quesiti, declinandolo in vari modi e portando al centro dell’investigazione ulteriori temi: Assenza come Mancanza, come Perdita, Morte, Distanza, Diversa Presenza – in video, on line, attraverso uno schermo – Assenza come privazione di qualcosa che avevamo e non abbiamo più: Silenzio, Solitudine, Sofferenza, Patimento.
La difficoltà degli artisti di continuare a creare, i repentini cambi di umore legati alle difficili situazioni in cui ognuno di noi stava vivendo, hanno fatto emergere, di riflesso, le differenti problematiche dei contesti sociali di appartenenza in cui ognuno viveva: le proteste negli Stati Uniti, le rivolte in Cile, l’esodo verso le campagne in India, il risveglio dopo la tragedia nella città di Wuhan, la situazione lavorativa precaria degli artisti in Europa.
Lo sviluppo dei concetti legati a questi temi ha esteso quindi la riflessione alla crisi socio-culturale internazionale. Ogni artista è diventato così lo specchio della comunità che rappresentava, della sua fragilità, delle sue problematiche, entrando attraverso la propria arte e i propri pensieri quasi in punta di piedi in questo particolare momento storico, attraversandolo prima dal punto di vista individuale e poi da quello globale, formando un coro di voci che si sollevava per ribadire che non si poteva tornare subito alla normalità, perché la normalità era già il problema.
Artisti e pensatori
II progetto si è sviluppato da remoto ed ha previsto incontri on-line con artisti da diverse parti del mondo guidati da Anna Dora Dorno e Nicola Pianzola, fondatori di Instabili Vaganti e con la consulenza scientifica del filosofo e ricercatore Enrico Piergiacomi.
Accanto a Instabili Vaganti si è generata una comunità internazionale formata da registi, attori, cantanti, danzatori da ogni parte del mondo, che hanno posto in discussione il proprio fare artistico per affrontare la CRISI dello spettacolo dal vivo in modo propositivo riflettendo sul digitale e soprattutto sui processi di collaborazione a distanza.
Hanno risposto alla chiamata: Sun Young Park – Corea del Sud, Juliana Spinola – Brasile, Anurada Venkataram – India, Cecilia Seaward – USA, Jesus Quintero – USA/ Colombia, Ana Gabriela Pulido – Messico, Maham Suahil – Pakistan, Jialan Cai – Cina.
Le web serie performative
Le web video performance sono opere video, a carattere seriale, che combinano teatro, danza, cinema e video arte, e si basano su un innovativo processo di collaborazione a distanza tra la compagnia Instabili Vaganti e uno o più artisti stranieri. Il processo di lavoro prevede l’utilizzo di piattaforme on line per il confronto e la discussione d’idee e l’uso del video come strumento di creazione e interazione artistica. Le video performance sono state pensate appositamente per il pubblico del web e per la fruizione attraverso social network e piattaforme di fruizione di prodotti digitali. e come prodotti transmediali in grado di affiancare la produzione dello spettacolo dal vivo.
Premi e riconoscimenti
2020
Vincitore di INCREDIBOL! -L’innovazione creativa di Bologna, promosso da Comune di Bologna e Regione Emilia Romagna.
Selezionato per il percorso ICARO “Palestra di imprenditorialità” promosso da Fondazione Golinelli, in collaborazione con Università di Bologna, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Parma e Ferrara
2021
Vincitore della 3° edizione del Bando Boarding Pass Plus del MIC – Ministero della Cultura 2021-22
2022
Progetto vincitore della 4° edizione del Bando Boarding Pass Plus del MIC – Ministero della Cultura 2022- 24
Progetto vincitore del Bando della Consulta degli Emiliano-romagnoli nel Mondo