Giulia Argenziano, classe 1996, è scenografa e visual artist; studia a Brescia presso l’Accademia di Belle Arti Santa Giulia dove consegue la Laurea Magistrale in Scenografia e Tecnologie dello Spettacolo nel febbraio 2023. Parallelamente al corso di studi, compie le prime esperienze lavorative, intrecciando collaborazioni artistiche, su più livelli, e prestando la sua professionalità e il suo approccio interdisciplinare a diverse realtà ed enti dello spettacolo. Nella sua ricerca artistica indaga le modalità di ibridazione tra il teatro tradizionale e le nuove tecnologie, sperimentando l’impiego del video come mezzo di espressione e ampliamento delle possibilità sceniche. In questo senso, collabora nel 2018 con Balletto Civile, collettivo di teatrodanza, fondato da Michela Lucenti, per lo spettacolo “Super”, di cui realizza le scenografie multimediali. Dal 2021, è scenografa, light designer e videoartista per la compagnia Matrice Teatro, con la quale lavora alla messa in scena degli spettacoli di prosa contemporanea “Funambole” e “Il dilemma dei cento girasoli fotovoltaici” (vincitore del bando #PoweredbyREF).
Dal 2022 collabora, inoltre, come videoartista con la compagnia di teatro sperimentale Instabili Vaganti con la quale lavora all’allestimento scenico dello spettacolo “In viaggio verso Eutopia”, nato dal progetto di ricerca “Beyond Borders”.
Nel contempo, ha coltivato la sua passione per gli eventi di musica live, divenendo dal 2018 al 2022 visual artist ufficiale per la band Pinguini Tattici Nucleari. Per il gruppo ha lavorato alla creazione delle scenografie multimediali per i tour: Gioventù Brucatour (2018), Fuori Dall’Hype Tour (2019) e #DoveEravamoRimastiTour (2022).
Giulia Argenziano ha preso parte alle due edizioni del progetto Beyond Borders ( 2021/22 e 2022/24 ) come scenografa video virtuale, realizzando montaggi video e gestendo le proiezioni video durante le performance realizzate. Ha preso parte inoltre alle tappe di lavoro e scambio artistico in Cile, e alla circuitazione della produzione di Instabili Vaganti, realizzata nell’ambito del progetto, The Global City – A Journey Beyond Borders, in Venezuela e Tunisia.