G. Re (Milano, 1998), studia Belle Arti sia al Liceo Artistico di Brera che all’Accademia di Brera (scultura). Crescendo porta avanti il suo interesse per il movimento, dedicandosi professionalmente alle arti circensi e al movimento. Si muove tra Barcellona, Porto e Milano. Comincia a studiare danza contemporanea e Butoh, sue pratiche principali al giorno d’oggi. Sta sviluppando il proprio progetto BROTE DIGITAL. Il discorso artistico che propone vede la performance come un ponte grazie al quale, offendo le dimensioni di spazio e tempo, il pubblico è invitato a risvegliare connotati sopiti in una vita veloce, quali la capacità di emozione e lo sviluppo del pensiero. La riscoperta di tali connotati è facilitata dalla condivisione di temi e domande universali e quotidiane (le ultime opere han visto come temi principali silenzio, difficoltà di crescere, concetto di casa, sviluppo d’identità e presa di coscienza, insonnia, corpo con e nello spazio). G. si confronta con essi e comunica non una soluzione a tali quesiti, ma una delle molteplici possibili risposte ad essi. Caratteri primi, primordiali e imperativi del suo discorso artistico sono verità e purezza che si possono ritrovare nella scelta dei temi e nella dimensione estetica che lega ogni opera: nello sguardo, nella comunicazione, nel movimento, nella condivisione. L’apparente semplicità di immagini scultoree (che rimandano al suo background in Belle Arti), il movimento pensato e aderente all’analisi del tema, uniti all’essenzialità scenografica e di disegno di luce, suono e costumi, sono scelte dell’artista mossa ancora una volta da un anelito di vicinanza col pubblico, di verità, purezza.